Il carciofo, dal nome scientifico cynaria scolymus, è un ortaggio particolarmente sfruttato in cucina ma anche in campo fitoterapico. Il carciofo è noto sin dall’antichità per le sue proprietà benefiche esercitate sull’organismo. All’interno dei paragrafi successivi andiamo quindi ad approfondire tutte le proprietà, le caratteristiche, i benefici e le controindicazioni del carciofo.
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Carciofo: descrizione dell’ortaggio e caratteristiche
Il carciofo appartiene alla famiglia delle Composite e consiste in una pianta poliennale erbacea, ed è in grado di raggiungere dai 50 ai 150 cm di altezza, per un massimo di 2 metri. Il fusto della pianta è circolare e presenta diverse striature, di forma eretta, mentre le foglie grandi presentano un colore tra il grigio e il verde, ampiamente utilizzate in campo fitoterapico.
I fiori del carciofo, chiamati anche peluria, si inseriscono all’interno del ricettacolo, caratterizzati da setole bianche e traslucide. Le brattee, il ricettacolo e le bratee del carciofo vengono invece utilizzati a scopo alimentare, raccolti prima della fioritura.
Valori nutrizionali del carciofo
Il 49% dei valori nutrizionali del carciofo sono rappresentati dalle proteine, nella percentuale di 2,7 grammi per ogni 100 grammi di prodotto. Un 43% è invece rappresentato dai carboidrati, suddivisi in 0,5 grammi di amido e 1,9 grammi di zuccheri ogni 100 grammi di prodotto. I grassi corrispondono a 0,2 grammi ogni 100 grammi di prodotto nella sua parte commestibile.
Il carciofo presenta inoltre vitamine e sali minerali quali tiamina, vitamine del gruppo B, niacina, riboflavina, vitamina A e vitamina C, potassio, calcio, ferro, rame, zinco, magnesio, sodio, fosforo. Ogni 100 grammi di prodotto il carciofo apporta soltanto 22 calorie, dimostrandosi un alimento adatto all’interno delle diete ipocaloriche.
Carciofo: proprietà benefiche
Il carciofo presenta diverse proprietà benefiche salutari attribuibili soprattutto al suo tipico gusto amaro, dato dalla presenza dell’acido caffeico, dai flavonoidi e dai lattoni sesquiterpenici. Il carciofo stimola la produzione e la secrezione degli acidi biliari, regolando i livelli di colesterolo LDL e dei trigliceridi all’interno del circolo sanguigno.
Le proprietà benefiche del carciofo intervengono anche sui processi epatici, svolgendo un’azione epatoprotettrice, a protezione del fegato, un’azione antiossidante e depurante per l’eliminazione delle tossine in eccesso. Grazie alla presenza di fibre il carciofo stimola la diuresi, interviene contro il diabete e vanta un effetto ipoglicemizzante. Dal punto di vista digestivo il carciofo migliora l’assorbimento e l’assimilazione degli alimenti.
Il carciofo interviene anche contro i dolori addominali, le flatulenze, i gonfiori, regolando la flora batterica, utile in caso di sindrome metabolica, inestetismi cutanei come la cellulite e ritenzione idrica.
Gli utilizzi del carciofo
In campo alimentare il carciofo viene utilizzato sotto differenti metodi di cottura per diverse ricette. In campo fitoterapico vengono impiegate le foglie sotto forma di estratto, in grado di intervenire e migliorare i processi e la produzione della bile. L’estratto secco di carciofo viene spesso abbinato all’acido caffeilchinico. Molto spesso il carciofo viene integrato all’interno delle formulazioni degli integratori alimentari, come Zerocol, per combattere attivamente il colesterolo.
Coltivazione dell’ortaggio e preparazione
Il carciofo può essere coltivato anche all’interno del proprio orto. Il mese migliore dedicato alla coltivazione del carciofo è quello di giugno. La raccolta dell’ortaggio avviene durante le mensilità di novembre e aprile. Per essere utilizzato in cucina il carciofo deve essere dapprima pulito, rimuovendo la parte più dura del gambo, privato delle foglie esterne e della parte superiore caratterizzata dalla presenza di spine.
Conservazione del carciofo
Il carciofo si presta a diverse preparazioni culinarie, sia cotto che crudo, in questo caso aggiunto all’interno delle insalate tagliato finemente. I carciofi freschi a gambo lungo possono essere conservati all’interno di una brocca d’acqua. In alternativa è preferibile lavare e pulire i carciofi per poi conservarli all’interno di un sacchetto di plastica per un periodo massimo di 6 giorni. L’ortaggio può anche essere congelato, per una conservazione più longeva, dopo essere stati bolliti in acqua calda e succo di limone.
Carciofo e alimentazione
Il carciofo viene spesso consigliato all’interno di tutte le diete alimentari. L’ortaggio è un alleato anche per le diete dimagranti e rappresenta un ottimo snack prima dei pasti, consumato a crudo tagliato finemente e condito con il succo di limone. I carciofi freschi contengono soltanto 22 calorie ogni 100 grammi di prodotto.
Utilizzi erboristici
In campo erboristico il carciofo viene spesso integrato in diverse formulazioni naturali. Gli integratori a base di carciofo possono essere assunti per contrastare il colesterolo LDL, vantando un’azione stomachica, ad azione stimolante per la produzione della bile. In campo cosmetico il carciofo viene spesso aggiunto ai prodotti per la cura e il benessere del cuoio capelluto. Gli integratori alimentari di carciofo si trovano in vendita presso le farmacie, parafarmacie, erboristerie e store digitali.
Carciofo: effetti collaterali e controindicazioni
Il carciofo non presenta particolari effetti collaterali e controindicazioni, ma viene tuttavia sconsigliato in caso di ipersensibilità e allergia al prodotto. Dal punto di vista farmacologico non si registrano particolari interazioni, mentre in caso di calcoli biliari e restringimenti delle vie biliari se ne consiglia un utilizzo parsimonioso.