Vene varicose: cosa sono, diagnosi, trattamenti

Le vene varicose, note anche come varici, sono vene ingrossate e gonfie, spesso presenti sulle gambe e, in generale, negli arti inferiori. Le vene varicose compaiono sotto forma di vene dilatate sporgenti, in grado di assumere diverse colorazioni dal blu, al violaceo. I rigonfiamenti venosi si dimostrano palpabili e visibili sulla cute e, nei casi più gravi, devono essere trattate come una vera e propria patologia.

L’Organizzazione della Sanità definisce le vene varicose come un sintomo diffuso nella popolazione e vengono catalogate come dilatazioni abnormi delle vene. Nonostante si tratti di una problematica frequente e ben tollerata, le varici richiedono una serie di trattamenti e rimedi che è necessario conoscere, onde evitarne il peggioramento.

Cosa sono le vene varicose e come riconoscerle?

Le vene varicose si verificano quando le vene si ingrandiscono, si dilatano e si riempiono eccessivamente di sangue. Le vene varicose appaiono gonfie, rialzate e dal colore bluastro-viola o rosso. Possono assumere un andamento tortuoso e sporgere visibilmente ad occhio nudo. La patologia colpisce soprattutto gli arti inferiori e il genere femminile. In particolare si ritiene che il 23% degli adulti sia affetto da vene varicose e che la maggior parte dei soggetti colpiti abbia più di 50 anni.

In rarissimi casi, corrispondenti a poco più dell’1% per gli uomini e al 2% per le donne, le varici richiedono un intervento medico chirurgico. Nella maggior parte delle condizioni il problema viene trattato tramite creme e calze elastiche specifiche. Le varici rappresentano un problema estetico, ma anche salutare, contro il quale si rendono necessarie misure di intervento per alleviare i sintomi.

Sintomi delle vene varicose

Le vene varicose comportano una serie di sintomi, che celano una patologia venosa profonda, la quale richiede una visita approfondita. I soggetti affetti dalle varici presentano rigonfiamenti e alterazioni di colorazione in prossimità delle vene, pesantezza e dolore soprattutto con l’arrivo della stagione estiva.

Nella maggior parte dei casi le vene varicose non sono una condizione dolorosa, ma presentano segni e sintomi caratteristici:

  • vene che sembrano attorcigliate, gonfie e grumose (sporgenti)
  • vene di colore blu o viola scuro

Alcune persone possono anche sperimentare i seguenti sintomi:

  • gambe doloranti
  • gambe pesanti, soprattutto dopo l’esercizio fisico o di notte
  • una lesione lieve nella zona interessata può provocare sanguinamenti più lunghi del normale
  • lipodermatosclerosi: il grasso sotto la pelle appena sopra la caviglia può diventare duro, con conseguente contrazione della pelle
  • caviglie gonfie
  • teleangectasia nella gamba colpita (vene del ragno)
  • potrebbe esserci uno scolorimento della pelle vicino alle vene varicose
  • eczema venoso (dermatite da stasi) – la pelle nella zona interessata è rossa, secca e pruriginosa
  • crampi alle gambe
  • un’alta percentuale di persone con vene varicose ha anche una sindrome delle gambe senza riposo
  • atrophie blanche – chiazze biancastre irregolari che sembrano cicatrici alle caviglie

Diagnosi e soggetti più colpiti dalle varici

Le varici devono essere esaminate dal medico attraverso un’anamnesi meticolosa ed ecografie specifiche. Le vene varicose severe possono rappresentare seri rischi per la salute dell’organismo, fino a sfociare in un’insufficienza venosa cronica e conseguenti alterazioni della cute, ulcere, eczemi e dolori diffusi. Nei casi più gravi le varici possono causare coaguli di sangue ed embolia polmonare.

A soffrire di vene varicose risultano soprattutto le donne, nonostante il disturbo si dimostri in grado di colpire anche gli uomini. L’avanzare dell’età anagrafica aumenta il rischio di comparsa delle varici e di altre patologie vascolari ad esse associate. Dal punto di vista medico è importante cercare di diagnosticare le vene varicose precocemente, con la possibilità di intervenire sul problema grazie ai rimedi farmaceutici, creme, lozioni e integratori alimentari da assumere per via orale.

I soggetti a rischio di varici devono modificare il proprio stile di vita, l’alimentazione, le calzature, ricorrere a solette indicate, indossare calze sanitarie a compressione, sottostare ad esercizi fisici specifici giornalieri.

Rimedi e creme naturali contro le vene varicose

A trattamento delle vene varicose vengono prescritte soprattutto le calze sanitarie in grado di esercitare una pressione in direzione delle vene, in abbinamento a pomate e creme naturali. Le varici possono essere contrastate anche attraverso l’assunzione di comportamenti correttivi quotidiani. Ecco, di seguito, alcuni rimedi naturali e “consigli della nonna” che devi assolutamente conoscere.

Evitare periodi prolungati nella stessa posizione

Stare in piedi o seduti in una posizione per lungo tempo rende la circolazione difficoltosa facendo aumentare la pressione delle vene. Questo può causare il raggruppamento di sangue intorno alle caviglie piedi e polpacci, che possono gonfiarsi per lo scarso afflusso di sangue. Contro il dolore e la ritenzione idrica degli arti inferiori è consigliato fare lunghe passeggiate.

Muoversi più spesso diminuirà la pressione venosa e migliorerà la circolazione sanguigna. Se sei bloccato su una scrivania, fai piccoli esercizi come:

  • muovere i tuoi piedi
  • allungare le caviglie
  • piegare le ginocchia

È consigliabile muovere le gambe almeno tre volte al giorno, per un tempo di 15 minuti al fine di favorire la circolazione sanguigna.

Posizioni del sonno per donne in gravidanza

La gravidanza è una delle maggiori cause di vene varicose. Dormire sul lato sinistro può aiutare a prevenire la formazione di vene varicose e alleviare i sintomi delle vene varicose già presenti.  Questa posizione aiuta, infatti, a ridurre la pressione che l’utero in espansione esercita sulla vena nella zona pelvica.

Indossare calze a compressione

Le calze a compressione possono aiutare a mantenere le valvole venose nella giusta posizione. In commercio esistono vari tipi di livelli di compressione a seconda della gravità delle varici. Parlare col proprio medico curante è la miglior soluzione per scegliere il paio di calze a compressione adatte alla vostra patologia.

Creme naturali contro le vene varicose

Per aiutare a contrastare le vene varicose esistono diverse creme con il 100% di ingredienti naturali. L’estratto di solidago ed l’estratto di ruscus sono alla base della crema Varyforte, che promette grandi miglioramenti al benessere della pelle se applicata quotidianamente su entrambe le gambe.

La crema Varikosette, invece, sfrutta la potenza dell’olio di oliva e della propoli per agire in sostegno alle cure contro le vene varicose. Questo rimedio naturale promette di essere un ottimo supporto per favorire una migliore elasticità delle vene, e un ripristino della potenza dei capillari.

Alimentazione per prevenire le vene varicose: ecco i cibi consigliati e quelli da evitare

Le vene ingrossate possono svilupparsi in base a numerosi fattori sui quali non è possibile intervenire. Possiamo però migliorare il nostro stile di vita. L’obesità è uno dei fattori aggravanti questo disturbo, perciò l’alimentazione sarà la nostra prima arma contro le vene ingrossate.

Innanzitutto, è risaputo che bere tanta acqua può favorire la guarigione e la prevenzione delle vene varicose, in quanto una corretta idratazione garantisce anche una corretta circolazione sanguigna.

Il modo migliore per trattare le vene varicose è quello di inserire all’interno della propria dieta alimentare frutta e verdura di stagione, controllando il peso forma ma apportando anche la giusta quantità di nutrienti all’organismo, come vitamine e sali minerali. Le vitamine e i sali minerali si presentano ricchi di antiossidanti, fondamentali per prevenire l’insorgenza delle varici.

Oltre alla frutta e alla verdura si consiglia l’assunzione giornaliera di cereali integrali, frutta secca, tuorlo d’uovo, germe di grano, carne bianca e latticini ricchi di vitamina A, fegato. Anche fonti di vitamina C si dimostrano particolarmente efficaci contro le vene varicose, presenti in ananas, more, kiwi, mandarini, limoni, pomodori ricchi di licopene.

All’interno di frutta e verdura si trovano anche i flavonoidi, altrettanto importanti per prevenire la comparsa delle vene varicose. Tra gli alimenti più ricchi di flavonoidi si trovano pere, mele, soia, fagioli, sedano, lattuga, cipolla, insalata invidia, broccoliI mirtilli neri apportano un’azione vasoprotettiva contro le vene varicose e altri disturbi di carattere cardiovascolare.

Tra gli alimenti da evitare si trovano invece i consumi eccessivi di sale, le bevande alcoliche, salse e condimenti confezionati ricchi di grassi, caffeina, snack e cibi da fast food. Gli alimenti devono essere sottoposti a processi di cottura sani e leggeri, evitando le fritture e i condimenti grassi, utilizzando preferibilmente l’olio extravergine di oliva.

Possibili complicanze, fattori di rischio e conseguenze gravi delle vene varicose

Le vene varicose sono una condizione che compromette il corretto flusso sanguigno, perciò c’è sempre un rischio di complicanze.

I fattori di rischio delle vene varicose includono l’obesità, le professioni che comportano un numero eccessivo di ore in posizione eretta, altre patologie di origine cardiaca e lo stato di gravidanza.

Tra le conseguenze gravi più frequenti vi sono:

  • Tromboflebite. Ovvero il caso in cui i coaguli di sangue nella vena della gamba causino un’infiammazione della vena.
  • Insufficienza venosa cronica. Avviene nel caso in cui la pelle non scambi correttamente ossigeno, sostanze nutritive e prodotti di scarto con il sangue a cause del flusso sanguigno debole. L’insufficienza venosa cronica non è direttamente causata dalle varici, ma le due entità sono strettamente correlate.
  • Le persone con insufficienza venosa cronica possono sviluppare eczema varicoso, lipodermatosclerosi e ulcere venose.

Vi consigliamo di contattare il vostro medico curante nel caso sospettaste una di queste condizioni, al fine di tamponare le complicanze indesiderate.

Vene varicose: quando ricorrere all’intervento chirurgico?

Il rimedio più invasivo per trattare le varici consiste nell’intervento chirurgico. Ma quando non si può fare a meno di ricorrere a tale soluzione? La patologia si presenta benigna nella maggior parte dei casi, a progressione relativamente lenta ma continua. Con il passare del tempo le vene varicose possono sfociare in varicoflebiti, ulcere ed edemi consistenti, dal difficile trattamento farmacologico e cosmetico.

In questi casi il solo impiego dell’elastocompressione, ovvero delle calze apposite, risulta insufficiente e i soggetti devono ricorrere all’intervento chirurgico. L’intervento invasivo deve essere attentamente valutato attraverso gli screening necessari, ecocolordoppler dei vasi sanguigni agli arti inferiori. 

L’intervento chirurgico si suddivide generalmente in tecniche di safenectomia, chiamate anche stripping safenico, oppure ablazione per mezzo del laser o della radiofrequenza. La scelta delle due tecniche dipende dallo stato delle vene varicose di ogni singolo paziente e dalla decisione medica.