Negli ultimi anni sembra essere notevolmente aumentato l’interesse verso i microrganismi probiotici, sia da un punto di vista della ricerca che da quello dei consumatori, con una maggiore attenzione che non sembra essere rivolta solamente verso i disturbi dell’apparato gastrointestinale ma anche più in generale, verso la promozione della salute e del benessere dell’individuo.
Tutto questo va di pari passo con un aumento notevole dell’offerta nel mercato di prodotti che contengono probiotici tra gli ingredienti interni. La scelta del probiotico più adatto alle proprie necessità può diventare un problema ed ecco, che è bene sempre chiedere consiglio al proprio medico o in alternativa, a un farmacista. Scopriamo insieme quali sono le principali caratteristiche di un probiotico, a cosa serve e quali possibili effetti benefici può avere sulla nostra salute.
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Probiotici: possibili effetti benefici
I probiotici sono dei microrganismi vivi e vitali che una volta ingeriti in adeguate quantità possono esercitare possibili effetti benefici sul nostro organismo. Sempre più frequentemente si sente parlare di fermenti lattici, integratori che possono fare bene al nostro corpo. Assunti da grandi e piccini con la supervisione di un medico, possono aiutare a regolarizzare il nostro organismo sia prima che dopo un’influenza, ad esempio. Pochi però sanno realmente a cosa possono servire, come assumerli e che proprietà possono effettivamente avere.
Il loro nome “fermenti lattici” indica un gruppo di batteri in grado di digerire il lattosio (lo zucchero presente nel latte) mediante un processo detto fermentazione. Questi batteri contenuti in natura, sono presenti in alcuni alimenti come lo yogurt. La loro principale funzione sembra essere quella di trasformare il lattosio in acido lattico e vengono solitamente utilizzati per la produzione dei derivati del latte.
Tutti i batteri che fanno capo alla categoria dei “fermenti lattici” assorbono il lattosio attraverso l’enzima “betagalattosidasi”, ma non tutti possono essere benevoli per il nostro organismo. I fermenti lattici assunti giornalmente mediante i derivati del latte oppure gli integratori (quotidianamente o all’occorrenza come coadiuvanti di percorsi alimentari redatti da nutrizionisti esperti, all’interno di uno stile di vita sano, equilibrato nel quale sia contemplato un regolare esercizio fisico), possono essere un possibile valido aiuto per la flora batterica.
Una regolare assunzione di fermenti lattici, seguendo i consigli di un esperto, le modalità di assunzione riportate sulle confezioni e concordate con il medico, possono contribuire allo svolgimento di una serie di azioni quali:
- fungere da barriera contro gli agenti esterni;
- aiutare il processo digestivo;
- sintetizzare le vitamine che assumiamo come fonte di energia, in grado di aiutare il nostro corpo a compiere le altre funzioni vitali.
Qual è il compito dei fermenti lattici?
I fermenti lattici, quindi, sono molto importanti per espletare le funzioni della flora batterica. Essi, inoltre, possono svolgere una possibile:
- funzione di resistenza: quando il nostro organismo è colpito da virus e infezioni oppure si stanno assumendo da troppo tempo antibiotici;
- funzione di barriera: quando alcuni acidi gastrici attaccano e indeboliscono il nostro organismo provocando sintomi come il vomito;
- funzione di temperatura: nel caso di influenze provocate da dissenteria e quando il nostro organismo è sottoposto ad alterazioni di calore.
I fermenti lattici possono svolgere, quindi, delle funzioni molto importanti, immunitarie grazie alle quali è possibile aiutare a rafforzare e proteggere l’organismo da virus e batteri a seguito ad esempio dell’assunzione di troppi farmaci oppure di un’alimentazione sbagliata, aiutando anche le vitamine a trasformarsi in fonte di energia.
I fermenti lattici si dividono in:
- probiotici: ovvero dei microrganismi viventi che possono avere un possibile effetto benefico sul nostro organismo. Ad esempio, possono aiutare a favorire le funzionalità del colon, la produzione delle vitamine, a difendere l’intestino da possibili aggressioni da parte di batteri e creare così un ambiente sfavorevole alla loro proliferazione. A questa categoria appartengono i Lactobacillus e il bifidobacterium lactis. Entrambi vengono assunti mediante l’alimentazione o gli integratori somministrati come coadiuvanti di regimi alimentari indicati da un nutrizionista e trattamenti farmacologici prescritti da un medico;
- prebiotici: ovvero microrganismi positivi che possono nutrire i batteri buoni presenti all’interno della flora intestinale e che possono aiutare a contrastare una possibile alterazione della flora batterica intestinale legata a disturbi gastrointestinali.
Che cos’è un Lactococcus lactis?
Abbiamo parlato dei probiotici, di cosa sono e quali possibili effetti benefici possono avere sul nostro organismo quando è specialmente indebolito e aggredito da virus e batteri. Il Lactococcus lactis appartiene alla categoria dei probiotici e rappresenta un batterio gram-positivo non patogeno che viene spesso utilizzato nell’industria casearia per la produzione di formaggi e yogurt.
Si tratta oltretutto del primo organismo geneticamente modificato ad essere stato impiegato vivo per il trattamento delle patologie che interessano l’uomo. Gli viene anche riconosciuto un possibile effetto benefico per l’essere umano, in quanto può essere utile per aiutare a garantire un corretto equilibrio della flora batterica intestinale.
Le cellule del Lactococcus lactis sono cocchi che si raggruppano in coppie e in catene corte e, sulla base delle condizioni di crescita, si presentano in forma ovoidale con una lunghezza tipica di 0,5-1,5 micrometri. Sono asporigeni, immobili e il loro metabolismo è capace di produrre acido lattico.
A cosa serve il Lactococcus lactis?
Il Lactococcus lactis può svolgere una serie di funzioni molto importanti nei processi di caseificazione, in quanto può essere utile:
- per aiutare a favorire la produzione dell’acidificazione, trasformando il lattosio in acido lattico;
- per aiutare a contribuire alla decomposizione dei grassi e delle proteine del latte, influenzando la struttura e lo sviluppo dell’aroma nei formaggi;
- per aiutare a determinare caratteristiche tipiche dei prodotti, come ad esempio la presenza di occhiatura;
Grazie al loro carattere acidificante possono aiutare a contrastare lo sviluppo di un’eventuale flora anti casearia. Il Lactococcus Lactis subsp. lactis e Lactococcus Lactis subsp. cremoris, possono convertire il lattosio in acido lattico e vengono utilizzati quando si vogliono avere a basse temperature rapide acidificazioni. Non fermentano i citrati e non producono di conseguenza gas. Solitamente si tratta di colture lattiche singole ben definite.
Controindicazioni
Non sembrano essere state evidenziate particolari controindicazioni a seguito dell’assunzione di probiotici. Tuttavia in caso di sistema immunitario compromesso o altri disturbi è sempre opportuno parlarne con il proprio medico prima di procedere con l’assunzione di eventuali integratori, che seppure naturali possono avere possibili effetti indesiderati.